Penso alla carota, al cavolo, al pomodoro e all'insalata con un certo affetto.
Mi sembrano sempre più attraenti.
Non mangio quasi carne. Mi sento in colpa quando ordino la pizza e bevo la birra.
Che sta succedendo?
Pure voi avete questa sensazione di mangiare sempre cose sbagliate?
Siamo cresciuti con i genitori e i nonni che ci volevano convincere a mangiare la carne, poi si è scoperto che è cancerogena, e allora marcia indietro.
Le verdure? Attenzione ai trattamenti, quelle in busta si dice che non vengano lavate bene.
Abbasso tutto ciò che è preconfezionato, industriale, conservato e grigliato.
Quindi a morte la pizza surgelata, le patatine in sacchetto, le bibite gasate, le merendine, la grigliata in giardino.
Allora cosa mi resta?
Diventa coltivatore e mangia sano. Ma quando vado a lavorare se devo stare a zappare, innaffiare, raccogliere?
E allora si scelgono strade alternative: si rinuncia alla carne, al pesce, o al glutine, magari al lievito (fatto), ai grassi idrogenati, al glutammato (fatto ma non ne sono sicurissima) e così via, metti, togli, al ristorante siamo diventati peggio che al bar col caffè.
Sui prodotti ora non si fa che leggere: senza zuccheri, senza sale, senza lievito, senza questo e senza quello, e li acquistiamo con beatitudine, nella speranza che ci facciano bene.
Ognuno di noi cerca di evitare cibi spazzatura, non vogliamo ingrassare, vogliamo la pancia sgonfia e la pelle luminosa e vai con beveroni misteriosi, cari come l'acquisto di un appartamento.
C'è grande confusione.
Sarà l'immensa quantità di cibo che si riversa sugli scaffali dei supermercati? Le trasmissioni televisive ossessive compulsive che ci spiattellano (termine adatto) food ad ogni ora del giorno e della notte? L'aumento di allergie?
Vogliamo meno di tutto?
Non ce la facciamo più a parlare, fotografare, guardare i nostri piatti?
E allora eccoci a togliere ingredienti, a stremarci per trovare il vero cibo sano, quello che faceva la nonna, al massimo l'artigiano sotto casa di cui si può controllare il laboratorio.
Il mondo sta cambiando e noi con lui.
ca-messighi.com
Mi sembrano sempre più attraenti.Non mangio quasi carne. Mi sento in colpa quando ordino la pizza e bevo la birra.
Che sta succedendo?
Pure voi avete questa sensazione di mangiare sempre cose sbagliate?
Siamo cresciuti con i genitori e i nonni che ci volevano convincere a mangiare la carne, poi si è scoperto che è cancerogena, e allora marcia indietro.
Le verdure? Attenzione ai trattamenti, quelle in busta si dice che non vengano lavate bene.
Abbasso tutto ciò che è preconfezionato, industriale, conservato e grigliato.
Quindi a morte la pizza surgelata, le patatine in sacchetto, le bibite gasate, le merendine, la grigliata in giardino.
Allora cosa mi resta?
Diventa coltivatore e mangia sano. Ma quando vado a lavorare se devo stare a zappare, innaffiare, raccogliere?
E allora si scelgono strade alternative: si rinuncia alla carne, al pesce, o al glutine, magari al lievito (fatto), ai grassi idrogenati, al glutammato (fatto ma non ne sono sicurissima) e così via, metti, togli, al ristorante siamo diventati peggio che al bar col caffè.
Sui prodotti ora non si fa che leggere: senza zuccheri, senza sale, senza lievito, senza questo e senza quello, e li acquistiamo con beatitudine, nella speranza che ci facciano bene.
Ognuno di noi cerca di evitare cibi spazzatura, non vogliamo ingrassare, vogliamo la pancia sgonfia e la pelle luminosa e vai con beveroni misteriosi, cari come l'acquisto di un appartamento.
C'è grande confusione.
Sarà l'immensa quantità di cibo che si riversa sugli scaffali dei supermercati? Le trasmissioni televisive ossessive compulsive che ci spiattellano (termine adatto) food ad ogni ora del giorno e della notte? L'aumento di allergie?
Vogliamo meno di tutto?
Non ce la facciamo più a parlare, fotografare, guardare i nostri piatti?
E allora eccoci a togliere ingredienti, a stremarci per trovare il vero cibo sano, quello che faceva la nonna, al massimo l'artigiano sotto casa di cui si può controllare il laboratorio.
Il mondo sta cambiando e noi con lui.
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