il pesto non pastorizzato a lunga conservazione: una sfida

Da anni ci siamo intestarditi a realizzare un pesto non pastorizzato a lunga conservazione.

Perchè?

Per parlare di pesto bisogna chiarire subito che il migliore in assoluto è quello che si fa in casa, con il basilico fresco e gli ingredienti tradizionali. Basta una veloce frullata mentre cuoce la pasta.
Ma a volte non si hanno in casa tutti gli ingredienti, trovare il Basilico Genovese DOP non è così facile e allora ci pensiamo noi.

Abbiamo creato la seconda salsa più famosa nel mondo cercando di avvicinarla il più possibile alla ricetta del pesto fresco, riuscendo a mantenerla profumata e verde brillante anche per qualche mese.
In questo modo possiamo esportare il nostro pesto all'estero e far felici le persone che non hanno tempo per la realizzazione della nostra salsa ligure.

Come riusciamo?

Il primo segreto è il Basilico Genovese DOP che può essere SOLO LIGURE. E noi siamo liguri, i campi del nostro basilico si trovano vicino all'azienda artigianale. Quindi, quando il basilico fresco viene tagliato, nel giro di pochissimi tempo, viene processato.
Sappiamo quanto il basilico sia delicato, e un lungo viaggio, anche se in camion frigo, lo rovina inevitabilmente. Noi lo tagliamo e lo mettiamo in ceste che lascino passare aria e non lo schiacciamo. Quando arriva nel magazzino per il lavaggio è appena tagliato.

Da questi accorgimenti, che solo chi ha l'azienda vicino ai campi può permettersi, nasce il semilavorato, la base per il pesto che viene stoccata in celle frigo per tutto l'anno e garantisce una lavorazione eccezionale del pesto.

Realizzare un ottimo PESTO TRADIZIONALE con questa base che possiamo controllare direttamente in quanto il Basilico Genovese DOP proviene dai nostri campi, per noi è semplice, ma abbiamo studiato molto, la conservazione è una sfida importante.

Non pastorizzare il vasetto di pesto è fondamentale, ma è una scelta non semplice, bisogna lavorare il prodotto a freddo riuscendo a garantire la giusta conservazione al 100%. La pastorizzazione infatti rovina l'aspetto, il gusto e il profumo.

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